Se è vero che il 4 Novembre prossimo, in occasione dell’assemblea federale chiamata ad applicare le indicazioni dell’emendamento Mulé al dl Sport, il calcio proverà a cambiare pelle, con quale ruolo si presenterà l’Associazione Italiana Arbitri? Convitato di pietra o propulsore del cambiamento?
Il presidente Pacifici, come ricostruito da Michele Spiezia su StorieSport, è stretto sempre più nella morsa dell’ampia e trasversale maggioranza in seno al Comitato Nazionale che chiede a gran voce l’esercizio democratico , in modo che proprio all’assemblea federale del 4/11, l’AIA possa arrivare con un mandato pieno e forte.
Tanto forte da (eventualmente) portare una propria proposta puntuale di autonomia gestionale (qui lo studio di Harpalis) sfruttando i principi del suddetto emendamento Mulé. E consapevoli del fatto che Gravina, per accontentare i desideri di serie A e B in termini di peso in FIGC, probabilmente toglierà il 2% di rappresentanza all’AIA dall’assemblea federale.
Pacifici sul tema glissa e prende tempo creando non pochi mal di pancia non solo ai componenti del CN ma anche alla base (e cioè alle sezioni) ormai da settimane in attesa di un’indicazione. In ballo, vale la pena di ricordarlo, le elezioni nazionali ma anche quelle dei presidenti sezionali e dei delegati elettori.
Per quale ragione, quindi, si sta ancora aspettando visto che diverse componenti federali andranno ( o sono già andate) alle urne (Assocalciatori, Serie B il 12 Settembre, comitati LND entro il 16 Settembre)?
L’ipotesi più accreditata è che Pacifici e il suo vice Zaroli, stiamo ancora lavorando alla loro ri-candidatura (secondo i più, molto complicata in termini di consenso) rimandando il più avanti possibile la data dell’elezione per poter presenziare al consesso federale di Novembre e cercare maggiore visibilità. Una scelta, per cosi dire, politica.
Ben lontano dallo spirito riassunto nella massima:”“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia” di don Milani che fece da sottofondo per le loro elezione del 2021.