L’ AIA vuole votare: lunedì 22 Aprile i 4 componenti della minoranza autonomista (Senesi, Camiciottoli, Marconi e Mazzaferro) del Comitato Nazionale (l’organo di governo dell’AIA) hanno scritto all’Ufficio Legale del CONI dopo che il presidente Carlo Pacifici, con una secca comunicazione ai Presidenti di Sezione, ha imposto (in ossequio alle disposizioni del presidente federale Gravina) il rinvio a data da destinarsi del processo elettivo democratico sia per le sezioni che per il Comitato Nazionale stesso.
A seguire, nella giornata di oggi Martedì 23 Aprile, un sito di informazione sportiva riporta una comunicazione (formale, informale?) da parte anche di altri due membri, Zappi e Affinito) sempre a Pacifici per chiedere conto di questo rinvio.
Andiamo con ordine: nella PEC inviata all’Ufficio Legale del CONI i 4 componenti della minoranza segnalano come:”per la peculiarità delle funzioni di garanzia demandate agli arbitri, la scansione del procedimento elettorale è legata indissolubilmente alle garanzie predette e che, pertanto, non può subire rallentamenti o rinvii di sorta“.
Inoltre viene evidenziato come la struttura del processo elettivo dell’AIA sia già in grado di rispondere ai requisiti dei “ Principi fondamentali” di recente emanazione e pertanto, il rinvio appare ingiustificato“.
La minoranza, pertanto, chiede al CONI di intervenire per far rispettare i principi democratici che regolano l’AIA.
Per quanto riguarda la richiesta di Zappi e Affinito, seguente alla missiva al CONI, i due componenti mettono a comparazione il percorso dell’Associazione Calciatori che di recente ha rinnovato il mandato al presidente Calcagno, prendendosi peraltro il plauso di Gravina stesso che qualche giorno prima aveva proprio bloccato le elezioni.